Tutti amiamo leggere ma nessuno ha davvero tempo per dedicarsi alla lettura. Le nostre giornate sono così dense di impegni – casa, famiglia, lavoro, scuola, palestra e chi più ne ha più ne metta – che trovare del tempo per mettersi seduti e aprire un libro sembra impossibile. Alla sera, poi, quando effettivamente avremmo la possibilità di leggere un po’, siamo così stanchi che l’unica opzione possibile è buttarsi a peso morto sul divano e accendere la TV.
Anche io sono di questa scuola, non lo nego. I mille impegni della giornata assorbono ogni briciolo della mia energia e del mio tempo, e spesso passano giorni senza che io abbia letto anche solo un rigo del libro che sta a prendere polvere sulla mia scrivania. Dunque leggere è un’attività relegata all’adolescenza, all’età in cui le preoccupazioni ancora non esistono, che quando diventiamo adulti non possiamo praticare più?
In realtà, la lettura è un’abilità da allenare nel tempo. Se non abbiamo più l’abitudine di leggere, come facevamo da ragazzi, dobbiamo “rieducare” la nostra mente a concentrarsi sulle parole scritte, senza distrazioni. Un po’ alla volta, con pazienza e costanza, la lettura tornerà (o entrerà) nella nostra vita, e noi non potremo più farne a meno! Ecco le mie strategie e i miei consigli per leggere un po’ di più ogni giorno.
1. Porta un libro sempre con te
Se stiamo uscendo e sappiamo che avremo un “tempo morto”, ficchiamo un libro in borsa o nello zaino e imponiamoci di leggerne qualche pagina. Se non altro, per non vanificare lo sforzo di esserci portati il peso appresso. Quando frequentavo l’università, viaggiavo in treno tutti i giorni, e trovare un momento per leggere mi era più facile.
Ora che non frequento più tanto spesso le stazioni ferroviarie, cerco di portarmi un libro quando so di dover fare file in giro (alla posta, alla farmacia, alla banca…) o quando ho un appuntamento con il medico nel quale prevedo un tempo di attesa. Leggere un paio di pagine qua e là può sembrare poco e inutile, ma è sempre meglio che tirar fuori il cellulare e perdere tempo “scrollando” sui social network!
2. Crea una routine di lettura
Molto spesso ciò che ci frega è il fatto di non avere una routine fissa, come l’abbiamo per il lavoro o per lo studio. Sappiamo orientativamente di dover leggere ma non sappiamo dove, quando, come e cosa. Questo rende il nostro obiettivo sfumato ed evanescente, e i nostri buoni propositi vanno a farsi benedire.
Darsi un orario fisso, collegare la lettura ad un momento specifico della giornata (o ad un luogo) – insomma, creare un obiettivo concreto e misurabile – può aiutare a leggere di più. Ad esempio, leggere cinque pagine appena svegli, mentre si fa colazione, è un obiettivo concreto. Quando al mattino ci alzeremo, sapremo già di dover leggere oltre a dover fare il caffè e questo ci renderà più costanti. Il “trucchetto” è legare l’abitudine della lettura ad un’altra abitudine già consolidata nella nostra routine.
3. Tieni traccia dell’obiettivo
Se la lettura non fa parte delle nostre giornate, meglio iniziare con un obiettivo piccolo e facilmente raggiungibile. In questo modo, avremo meno possibilità di demotivarci e lasciar perdere la lettura. Cinque pagine al giorno possono sembrare nulla ma, se lette con costanza, diventano centocinquanta al mese – il che vuol dire, un libro intero ogni mese e mezzo!
Una cosa che possiamo fare per motivarci a leggere di più è tenere traccia del nostro obiettivo. In questo può venirci incontro quello che gli americani chiamano Habit Tracker. Si tratta di un foglietto, un calendario, un’agendina o un’app per cellulare in cui segniamo una X in corrispondenza del giorno in cui facciamo una data attività – ad esempio, leggere. Vedere la sequenza ininterrotta di X, tutti i giorni, a segnalare la nostra costanza nella buona abitudine sarà un incredibile incentivo a proseguire.
CONSIGLIO DI LETTURA: leggi la mia recensione del libro “Alfredino, laggiù” di Enrico Ianniello
4. Se un libro non ti piace, lascialo perdere
Non siamo mica a scuola! Se, dopo una trentina di pagine, il libro ancora non ci coinvolge appieno e la trama fatica a interessarci, meglio abbandonare la lettura e passare ad altro. Leggere deve essere innanzitutto un piacere, uno svago, un’evasione dalla realtà – non certamente una forzatura!
Meglio investire tempo e attenzione in una lettura che veramente ci appassiona. E poco importa se il libro che stiamo abbandonando sia il regalo di nostra madre o del nostro migliore amico…lasciamolo andare senza troppi sensi di colpa.
5. La lettura in tandem funziona!
Se leggere da soli ci spaventa o ci annoia, perché non coinvolgere qualcun altro nelle nostre letture? Leggere insieme, confrontarsi sulla trama o sullo stile dell’autore, commentare le scelte dei personaggi, è un ottimo sprone alla lettura.
Per quanto mi riguarda, io ho spesso l’abitudine di condividere le mie letture con mia madre. Ci scambiamo i libri che leggiamo (prima leggo io e poi passo a lei o viceversa) e poi ci confrontiamo sul giudizio. Questo motiva sia me che lei nella lettura e ci ha permesso di vivere insieme trame bellissime!
Consiglio BONUS: metti via il cellulare
Si tratta solo di dieci minuti al giorno…cosa ti costa silenziare il cellulare e metterlo magari chiuso a chiave in un cassetto (giusto per non cadere in tentazione)? La lettura è un’attività impegnativa per la mente, se ci distraiamo continuamente riprendere il filo richiede uno sforzo enorme. Se teniamo un po’ di disciplina e siamo costanti nel leggere anche solo poche pagine senza distrazioni, la concentrazione si allenerà e sarà via via più facile rimanere focalizzati.