Ho trascorso 24 ore a Bergamo per prendere parte alla premiazione del concorso letterario “Racconti a 33 giri”, indetto dall’associazione “Il paese che non c’è”. Questo evento mi ha permesso di visitare una città che non conoscevo, di scoprire un’associazione culturale molto impegnata nei settori della lettura e della scrittura creativa, di concedermi una brevissima fuga dalla routine. Ecco la mia esperienza.
Racconto a 33 giri
L’associazione ha appena festeggiato il suo 33esimo compleanno – da qui l’idea di indire il concorso “Racconti a 33 giri”. La partecipazione, gratuita, prevedeva la stesura di un racconto di al massimo 33 righe dedicato a un genere musicale:
- Musica classica: racconti dal sapore d’altri tempi;
- Musica pop: racconti di genere (giallo, fantascienza, noir, fantasy…);
- Musica Rock: racconti ribelli, provocatori, anticonformisti, dalle tematiche forti;
- Musica jazz: racconti sofisticati, “più di stile che di trama”, fuori dagli schemi.
Io ho partecipato nella categoria “Musica classica” con il racconto “Frontaliere”, che potete leggere QUI. Sono stata contattata dalla segreteria dell’associazione all’inizio del mese: avevano molto apprezzato il mio racconto, che era arrivato in finale. Mi sono aggiudicata il terzo posto nella mia categoria, e il racconto – insieme a tutti gli altri racconti vincitori – è stato pubblicato nella raccolta dedicata al concorso.
Non per falsa modestia, ma non mi aspettavo di vincere questo concorso. Ho scelto di partecipare a questo concorso perché mi intrigavano le modalità di stesura del racconto e la connessione con la musica, ma non mi sarei mai aspettata di vincere effettivamente un premio.
Gli autori presenti
Oltre alla premiazione dei concorsi letterari, ci sono stati diversi autori emergenti e non che hanno presentato al pubblico le proprie pubblicazioni. Tra questi, Giulio Natali ha presentato la sua seconda raccolta di racconti “Soste forzate”, edizione La Gru. Si tratta di 29 racconti brevi intesi come soste di un viaggio. Infatti – e questa è una cosa che mi ha colpito molto – all’inizio del libro troviamo una “mappa della metropolitana” in cui ogni fermata corrisponde a un racconto. Potete acquistare il libro a questo link.
Un altro degli autori che mi ha colpito particolarmente è Susy Zappa, appassionata dell’isola di Sein (in Bretagna) e delle leggende legate ai fari. Pensate che ha trascorso un intero mese chiusa all’interno di un faro, senza acqua potabile né energia elettrica, per provare a vivere la vita di un guardiano del faro dell’Ottocento! Ha condiviso con noi la sua esperienza e il suo amore per la vita nel faro (con tutti i problemi che vi sono legati) presentando il suo ultimo libro dedicato al tema, “Ar-Men. Un faro leggendario” (lo trovate QUI).
24 ore a Bergamo
Iniziamo con il dire che la mia partecipazione a questo concorso letterario è stata in forse fino all’ultimo. Fino a qualche giorno prima della partenza, infatti, ero positiva al Covid e, pur essendomi negativizzata, la salute non mi ha molto assistito in questo viaggio. Ad ogni modo, a Bergamo ho trovato un tempo splendido e temperature miti (tutta colpa della crisi climatica!), che mi hanno permesso di sopravvivere malgrado i miei acciacchi.
Ho trascorso in città letteralmente 24 ore. Sono arrivata in centro dall’aeroporto alle 14:00 di domenica e alle 14:00 di lunedì ho ripreso il bus in direzione dell’aeroporto. Insomma, una full immersion nella città un po’ striminzita, ma che mi ha permesso comunque di “respirare” un po’ d’aria bergamasca e di farmi un’idea (positiva) del luogo.
Il caso ha voluto che, proprio a due passi dall’albergo in cui ho alloggiato, si trovasse la redazione de “L’eco di Bergamo”, giornale storico della città, in cui ho fatto una capatina…spero di potervene parlare presto! Oltre a questo, ho mangiato polenta coi funghi e grissini alle olive, sono stata al mercato cittadino, ho preso la funicolare per Bergamo Alta, ho visitato la libreria più antica della città (Libreria Arnoldi, fondata nel 1904) e ho passeggiato per i viali alberati ammirando il foliage. Posso dire di essere soddisfatta del mio viaggio!